sabato 30 novembre 2013

la cerimonia era in pista

Ormai era stato deciso che la sala della riunione sarebbe rimasta intatta, nonostante i muri fossero aggrediti da una lenta corrosione iniziata quattro secoli prima. Corrosione ormai giudicata inarrestabile e qualsiasi intervento rischiava di pregiudicarne l'identità storica, garantita dalle tracce ancora vive di un affresco.


Già, l'affresco, vanto dei "conservatori" che generazione dopo generazione si eran succeduti nell'impegno di tener fede al giuramento di nulla mutare, nulla consolidare, così da confermare che gli uomini, in quanto singoli INDIVIDUI, passano ma le ISTITUZIONI restano per garantire comunque la sopravvivenza di quella speciale etnìa che sola poteva garantire qualità e nobiltà del vivere comune.



E del resto proprio nell'angolo destro della parete di fondo rispetto all'ingresso erano ancora evidenti  gli ultimi resti miracolosamente intatti del copricapo originale del grande saltimbanco che per primo aveva dato inizio a questa  istituzione e forse aveva anche provveduto a comporre l'affresco-programma da tramandare.



Certo nel succedersi degli anni c'erano stati anche momenti critici, si era gridato da parte di alcuni alla illusione, alla truffa, chimici e biologi si erano affannati nel dimostrare che il tessuto del copricapo fosse di origine nota. Ma non erano riusciti a trovare o a costruire per via biologica insetto, tarma o altro accidente in grado di aggredirlo. Sembrava quasi che quel tessuto fosse in grado di autoriprodursi tanto che misteriosamente si erano ricostituite persino le piccole porzioni prelevate per procedere alle analisi.



EPPURE. Appunto, eppure arrivò il giorno della riunione degli ultimi eredi viventi  per gli  ultimi eredi viventi, di ogni etnia ed  arrivati da ogni dove. Fra loro non si conoscevano, vedendosi all'esterno e prima di entrare nella sala del grande mistero non riuscivano a capire che cosa li unisse, poi entrarono, qualcuno cominciò ad accendere le torce e man mano il grande affresco prendeva consistenza, le immagini erano via via più significative e finalmente capirono che cosa li univa e rendeva importante la loro ISTITUZIONE e tornarono rincuorati e rinnovati là da dove erano ripartiti riportando con sé la SPERANZA.